Console e scrittore romano. Protagonista delle vicende
dell'ultima età repubblicana, seguì Cesare in Gallia e
combatté per lui contro Sesto Pompeo in Spagna. Alla morte del dittatore,
si schierò dalla parte di Antonio, nel cui nome attese alla distribuzione
dei fondi della Transpadana ai veterani; Virgilio, esentato dalla confisca, gli
espresse la sua gratitudine nella IV egloga delle Bucoliche. Dopo aver cercato
di mediare i contrasti tra Ottaviano e Antonio, all'avvento del principato
augusteo si ritirò a vita privata nella villa di Tuscolo, dove compose
tragedie, poesie e una
Storia della guerra civile tra Cesare e Pompeo.
Sostenne in Roma le pubbliche letture e fondò la prima biblioteca
pubblica (76 a.C. - 5 d.C.).